V Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) Vangelo: Mc 1,29-39

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Nella domenica V del tempo ordinario continuiamo la lettura del Vangelo di Marco (Mc.1,29-39): con il suo stile scarno ed essenziale, Marco ci presenta un pensiero estremamente ricco, incalzante, che ci invita ad aprirci alla radicale novità della sua proposta. Al centro del racconto rimane Lui, ormai sempre insieme ai suoi discepoli: Lui con il mistero inafferrabile della sua identità, con i discepoli, che egli ama, che egli educa, che egli chiama alla comunione con sé e che pur tuttavia rimangono sempre nella fragile debolezza umana e proprio per questo sempre solo discepoli.”E subito, uscendo dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e di Andrea, insieme con Giacomo e Giovanni”. E’ opportuno sottolineare con quanta frequenza ritorni, nella narrazione di Marco, l’espressione “e subito”, per mostrare che cosa significhi l’annuncio di Gesù che “il tempo è compiuto”: è l’irruzione della presenza incontenibile dell’azione di salvezza di Dio nella storia. La scena descritta, così normalmente familiare, è piena di significato simbolico: l’uscita di Gesù dalla sinagoga per entrare nella casa di Simone e Andrea, significa la dilatazione dello spazio della presenza di Dio, non più limitata ai confini del sacro. La casa dove vivono gli uomini è il luogo della presenza di Dio: la casa di Simone e di Andrea, dove ci sono pure Giacomo e Giovanni, diventa la chiesa dove “Lui” è presente, con la sua presenza silenziosa e operante. “La suocera di Simone era a letto con la febbre”: anche questa donna, nella sua fragilità è simbolo dell’umanità, una donna anziana, malata, ormai inutile, abbandonata alla sua solitudine. Ma qui, accade una cosa nuova: “e subito, parlano a Lui di lei”. Dove c’è Lui, nasce una nuova sensibilità: l’attenzione agli ultimi; nasce una nuova speranza. Non è una intercessione, è una esperienza intensa, esemplare, per i discepoli di ogni tempo, “parlare con Lui della suocera febbricitante di Simone”, parlare con Lui delle nostre fragilità, parlare con Lui della nostra chiesa, dire tutto a Lui e fidarci di Lui: anche in questo consiste essere suoi discepoli…