“La bellezza salverà il mondo” – sosteneva Dostoevskij nella sua opera L’idiota.
Prima di lui Platone, manifestando l’esigenza di mettere ordine in un caos che contrastava con l’armonia dell’Olimpo, voleva realizzare l’antica profezia secondo cui la bellezza avrebbe salvato gli uomini.
Sulla scia dell’onda che “la bellezza è lo splendore del bene”, altri filosofi e letterati scrissero della sua importanza come fece, ad esempio, il poeta romantico inglese John Keats nella sua celebre lirica Ode su un’urna greca dove si legge – “la bellezza è verità, la verità bellezza”.